gestita da due colombiane in centro storico || I carabineiri hanno avviato le procedure per l’emissione del foglio di via obbligatorio che le impedirà il ritorno in città per un periodo di tempo fissato nel massimo a tre anni.

BENEVENTO - Nuovo blitz antiprostituzione in centro storico a conferma di un fenomeno in continua espansione. I carabinieri del Comando Provinciale hanno ieri individuato l’ottava casa d’appuntamento.
L’operazione ha avuto inizio, questa volta, da una accorata lettera indirizzata direttamente al Comando Provinciale dei Carabinieri di Benevento con la quale un gruppo di abitanti di via Torretta, esasperati dal continuo andirivieni di persone di ogni età ed in tutte le ore del giorno e maggiormente della notte, segnalava la presenza di una casa dì appuntamento all’interno di uno stabile condominiale dove una giovane donna sudamericana effettuava prestazioni sessuali a pagamento. Il gruppo di cittadini richiedeva anche un incisivo intervento dell’Arma.


Nelle prime ore di questo pomeriggio, infatti, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Benevento, sulla base delle indicazioni fornite nella lettera, si sono recati sul luogo indicato dove, purtroppo, non hanno riscontrato la presenza della donna, ma solo un appartamento vuoto.
Purtuttavia, in seguito agli accertamenti effettuati sul posto, i militari sono riusciti a risalire al nuovo domicilio della donna dove si sono subito recati; e precisamente in pieno centro storico in un appartamento sito in una palazzina di via Niccolò Franco, nei pressi di piazzetta Vari. Anche qui i Carabinieri si sono finti clienti e dopo avere concordato un appuntamento per telefono, dopo un attesa di circa mezz’ora, sono saliti verso l’appartamento dove hanno trovato una giovane e molto avvenente donna di provenienza sudamericana.

I carabinieri, hanno avuto anche modo di rinvenire nelle varie stanze dell’appartamento, alcuni sexy toys ed oggetti di natura erotica utilizzati per rendere gli incontri più trasgressivi.
La donna una 34enne di nazionalità colombiana, era munita peraltro di regolari documenti di riconoscimento, che si era creata, anche grazie ad alcuni annunci pubblicati su siti internet specializzati in incontri erotici, una folta e selezionata clientela. Infatti è stato anche accertato che le “tariffe” chieste andavano da un minimo di 70,00 euro ad un massimo di 150.00, euro in relazione al tempo che il cliente voleva trascorrere con lei ed in relazione alla prestazione sessuale richiesta.

È stato inoltre stimato che il giro d’affari della “professionista dell’amore” gli consentiva di avere un guadagno netto medio di 400,00 euro giornalieri pari ad 12.000,00 euro mensili tutti esentasse. I carabineiri hanno avviato le procedure per l’emissione del foglio di via obbligatorio che le impedirà il ritorno in città per un periodo di tempo fissato nel massimo a tre anni.